patina
fabrikgebäude area staveco, bologna (i)
festival danza urbana
1. september 2007
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tempo libero, 3. september 2007
la „patina“ che evoca il passato le video-coreografie degli annas
il capannone con i segni visbili dell‘abbandono, dal buio si accende di fantasmi della memoria. lontanissima dal pubblico, un‘ ombra accenna una danza dietro una gabbia. appare una porta che non esiste e un‘altra figura vi fa passare rapide immagini aprendo e chiudendo alte ante. qualche corpo reale avanze verso gli spettatori, dando la misura di una distanza incolmabile. |
lo svizzero annas kollektiv ha inaugurato con patina il festival „danza urbana“. creando una performance video-coreografica modellata sulle architteture dell‘area staveco, dove un tempo si riparavano carriarmati. lo spettacolo segue il disegno dello spazio, ristretto e dilatato con la luce, usa muri, porte e finestre laterali come confini e come pozzi delle apparizioni. evoca il passato per trasfigurare, per suggerire che quello che vediamo, anche ciò che sembra in disuso o in rovina, è carico di vita depositata e di possibilità.
massimo marino
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